Un brevetto Italiano per minimizzare i fanghi da smaltire e massimizzare la produzione di biogas. Si tratta della tecnologia Newlisi, che si basa su un processo di idrolisi termochimica. Ideata in Italia e brevettata in 39 Paesi, garantisce la riduzione di oltre il 70% dei quantitativi di fanghi prodotti dagli impianti di depurazione, consentendo in tal modo di minimizzare i costi di smaltimento e ridurre i rischi legati alla carenza strutturale di impianti di ricezione che sta mettendo in crisi l’intero settore della depurazione a livello nazionale.
Grazie ad una sequenza di reazioni chimiche e fisiche condotte a basse temperature (inferiori a 90°C) ed a semplice pressione atmosferica, il processo di idrolisi brevettato da Newlisi consente di ridurre sia la quantità di solidi sia la quantità di acqua presenti nel fango da smaltire.
“Newlisi – spiega l’azienda, che ha sede a Milano – risponde dunque efficacemente all’obiettivo fissato da ARERA (macro-indicatore “M5”) teso alla riduzione degli impatti ambientali collegati al trattamento dei reflui.”
La soluzione Newlisi è facilmente integrabile in qualsiasi impianto di depurazione (civile e industriale), ed è in grado di trattare sia fanghi biologici sia fanghi misti. Il processo è semplice e lineare, non presenta particolari criticità o rischi ambientali, in quanto tratta i reflui a bassa temperatura. Per la sua installazione non è richiesta nessuna autorizzazione speciale in quanto generalmente non sono previste opere murarie. Gli impianti Newlisi sono dotati di sistemi telemetrici che garantiscono il monitoraggio a distanza di tutti i parametri essenziali.
“Nel caso di depuratori dotati di sistemi per la digestione anaerobica – prosegue l’azienda – , il processo Newlisi rende inoltre la parte degradabile solubilizzata immediatamente fruibile alla biomassa del digestore, con significativa riduzione dei tempi di ritenzione del prodotto stesso ed incremento della produzione di metano di oltre il 40%. L’applicazione del processo Newlisi permette di aumentare la produzione di biogas anche in caso di co-digestione del fango biologico con la FORSU.”
Un’ulteriore opportunità offerta dal processo Newlisi è legata alla possibilità di separare e recuperare il fosforo presente nei fanghi.
La tecnologia Newlisi rappresenta dunque un perfetto esempio di Economia Circolare: oltre ai benefici economici derivanti dai minori costi di smaltimento dei fanghi e dalla massimizzazione del biogas/biometano prodotto, la soluzione consente di ottenere importanti benefici sociali ed ambientali quali l’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni in atmosfera (grazie al minor transito di mezzi per il trasporto dei fanghi), l’assenza di virus e patogeni nei fanghi trattati, la diminuzione dell’impatto odorigeno.
“Le performance degli impianti Newlisi – concludono alla Newlisi – trovano conferma nei risultati raggiunti nel corso degli anni di esercizio presso depuratori di grande dimensione, quali ad esempio quelli di Siena (Acquedotto del Fiora; 100.000 A.E.) e Lecce (Acquedotto Pugliese; 200.000 A.E.). Newlisi si è aggiudicata una gara pubblica per la realizzazione di un nuovo impianto per il trattamento di fanghi di un depuratore con una potenzialità di 400.000 A.E., attualmente in fase di costruzione. “
Nel 2018 la società ha ottenuto dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un quasi-equity financing di 15 milioni di euro, finalizzato allo sviluppo di nuovi mercati ed all’innovazione tecnologica.