Alle elezioni del 4 marzo i tre principali partiti di centrodestra – Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – si presenteranno come parte di un’unica coalizione, insieme a Noi con l’Italia, con un programma comune in dieci punti molto stringato.
Tra questi, in evidenza quanto riguarda il mondo legato alla green economy, agroalimentare e difesa del suolo.
Si parte da un piano straordinario per le zone terremotate. Tutela del Made in Italy, con particolare riguardo alle tipicità delle produzioni agricole e dell’agroalimentare. Codice delle norme a tutela dei diritti degli animali domestici e di affezione.
Piano straordinario di riqualificazione delle periferie, restauro delle coste e dei siti di interesse monumentale anche attraverso la “sostituzione edilizia”. Più tecnologie innovative applicate all’efficientamento energetico. Sviluppo e promozione di cultura e turismo. Tutela dell’ambiente. Piano di ristrutturazione delle tecnostrutture e migliore utilizzo delle risorse per le nuove tecnologie per tutto il sistema delle imprese. Sostegno alle start-up innovative. Risparmio energetico ed efficientamento della rete. Sicurezza degli approvvigionamenti. Più efficienza della produzione energetica e dei consumi nell’edilizia, nell’industria e nei trasporti. Sostegno alle energie rinnovabili.
Sul sito di Fratelli d’Italia si trova anche un altro programma, in 15 punti. Il numero 13 è dedicato alla tutela del territorio, della natura e dell’ambiente: “Per un’Italia sostenibile. Difesa del territorio, del paesaggio e della natura aggrediti dall’incuria e dall’abbandono, principale causa di incendi e del dissesto idrogeologico. Messa in sicurezza delle zone a maggior rischio sismico. Valorizzazione dei Parchi nazionali e un loro corretto ed equilibrato uso turistico. Formazione alla tutela dell’ambiente fin dagli anni della scuola. Progressiva messa al bando dei materiali non biodegradabili. Sostegno alle energie rinnovabili e alla ricerca in questo campo con lo scopo di avvicinare l’Italia il più possibile all’autonomia energetica. Riconversione delle attività produttive a elevato impatto ambientale. Tassa sui rifiuti calcolata in base alla qualità e alla quantità dei rifiuti prodotti per rafforzare la raccolta differenziata. Tutela dei nostri mari e restauro delle nostre coste anche attraverso un piano straordinario di sostituzione edilizia per liberarle dagli “ecomostri”. Salvaguardia della cultura rurale e delle
attività che ne sono portatrici. Corretta gestione del patrimonio faunistico e ambientale. Obiettivo città a impatto zero anche attraverso la realizzazione di ‘foreste urbane’ e sostegno alla mobilità sostenibile. Codice di tutela degli animali domestici e di affezione.”