Pesca commerciale, storico accordo per l’Artico

Il mese di dicembre ha visto il raggiungimento di quello che può essere definito un accordo storico per proteggere da ogni attività di pesca commerciale la parte centrale del Mar Glaciale Artico. Gli Stati Uniti, il Canada, la Norvegia, la Russia, la Danimarca, l’Islanda, il Giappone, la Corea del Sud, la Cina e l’Unione europea hanno infatti firmato a Washington una moratoria di 16 anni sulla pesca commerciale in acque internazionali, in un’area più grande del Mediterraneo, di circa 2,8 milioni di chilometri quadrati.


L’accordo, legalmente vincolante, sarà automaticamente rinnovato ogni cinque anni, a meno che un Paese non si opponga o non venga adottato un piano di gestione della pesca basato su criteri scientifici. 
Negli ultimi anni, spiega Greenpeace,  il Mar Glaciale Artico centrale ha attirato l’interesse dell’industria della pesca, che tenta di trarre profitto dallo scioglimento dei ghiacci.



A causa dei cambiamenti climatici il quaranta percento di quest’area, storicamente coperta di ghiaccio, negli ultimi anni ha visto estati senza ghiaccio.
«Questa è una vittoria storica per la protezione dell’Artico. Grazie ai milioni di persone di tutto il mondo che hanno sostenuto la campagna Save the Arctic, quest’area unica sarà al sicuro dalle attività di pesca distruttiva – dichiara Jon Burgwald di Greenpeace Nordic – Ci congratuliamo con i Paesi che hanno firmato questo accordo e ci aspettiamo che nei prossimi 16 anni venga concordata una protezione permanente per la parte centrale del Mar Glaciale Artico, sia dalla pesca commerciale che dalle attività estrattive».
«Nonostante siano stati fatti passi da gigante per proteggere la parte centrale del Mar Glaciale Artico, alcuni dei Paesi che hanno sottoscritto l’accordo, come Stati Uniti, Russia e Norvegia, continuano a voler bloccare alcuni importanti progressi di cui si discute alle Nazioni Unite. Il processo delle Nazioni Unite ha un grande potenziale per riuscire a salvaguardare tutti gli oceani: questi Paesi dovrebbero impegnarsi maggiormente e sostenere un accordo globale e ambizioso per la protezione del mare», conclude Jon Burgwald.
L’accordo sull’Artico arriva in contemporanea con l’entrata in vigore di un altro accordo sulla protezione del Mare di Ross, in Antartide, dove è stata confermata un’area marina protetta che si estende per 1,5 milioni di chilometri quadrati.

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