Il Comune di Castellaneta é stato il primo in Italia ad emettere un’ordinanza per la protezione dei nidi di Caretta Caretta e finalmente è giunta a termine l’esperienza del nido di Castellaneta Marina (Ta) che era stato deposto il 14 giugno 2017 in prossimità del Lido La Barchetta. A ferragosto è cominciato il digging, cioè l’apertura del nido secondo il protocollo standard.
L’apertura infatti può essere eseguita a partire da 72 ore dopo l’uscita dell’ultimo tartarughino. Le prime 16 tartarughe marine erano nate il 6 agosto. Ne ha dato notizia il WWF, che commenta in una nota: “È stata una schiusa di successo con una percentuale maggiore del previsto di oltre il 75%. Sono emersi dal nido 61 tartarughini, uno è morto poco dopo l’emersione. 22 le uova non schiuse, tre i piccoli trovati all’interno del nido. Un nido portato al termine nel migliore dei modi, il terzo deposto quest’anno in italia, gestito in modo eccezionale dal personale del WWF Policoro, con l’aiuto dei volontari del WWF Taranto, i ragazzi di Greenrope, le guardie ecozoofile di ANPANA e tanti volontari che nel corso di questi 60 giorni si sono alternati nei turni 24 su 24 per la sorveglianza . Il WWF Ringrazia anche il Comune di Castellaneta, il primo in Puglia ad emettere un’ordinanza per la protezione dei nidi di tartaruga marina, e i gestori del lido la Barchetta che ci hanno sostenuto ed aiutato .” Comincia l’attesa per la schiusa del secondo nido gestito da WWF Policoro presso il comune di Villapiana. Le attività del WWF sono sostenute dal Progetto LIFE Euroturtles “Azioni collettive per il miglioramento dello status delle tartarughe marine della comunità europea” che viene svolto in Croazia, Cipro, Grecia, Malta, Slovenia e Italia (in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) di cui WWF Italia è partner.