Unione Europea, le alimentazioni alternative valgono il 5,6% dell’immatricolato

Nel 2016 i Paesi dell’Unione europea allargata e dell’EFTA avevano registrato complessivamente oltre 685mila nuove immatricolazioni di autovetture ad alimentazione alternativa (AFVs), in rialzo del 6,7% rispetto al 2015, secondo i dati diffusi da Acea, che considerano in tutto 25 Paesi. In UE-EFTA le auto ecofriendly pesavano per circa il 4,6% delle immatricolazioni totali di autovetture.


Nel primo trimestre del 2017 il mercato delle auto ad alimentazione alternativa registra un incremento del 36,4% con oltre 235mila immatricolazioni. Nell’area Ue la quota sul totale mercato è del 5,2%, mentre nell’area EFTA sale al 20,3% (un quinto del mercato). Per l’Ue allargata all’EFTA la quota si attesta al 5,6% del mercato.
Nell’Ue allargata il mercato ad alimentazione alternativa ha registrato andamenti molto differenti per tipo di trazione: diminuisce il peso delle auto elettriche ECV Electric Chargeable Vehicles (BEV+PHEV+EREV+FCEVi) sul totale delle auto ad alimentazione alternativa, che passa dal 28,3% del primo trimestre del 2016, al 26,5% del primo trimestre del 2017.
In UE/EFTA 1 auto ogni 67 immatricolate è elettrica (ECV), era 1 ogni 72 nell’anno 2016.
Il rapporto è di 1 ogni 82 nell’area dei Paesi UE15 e di 1 ogni 7 nell’EFTA, con il record in Norvegia di 1 ogni 2,8. Nell’UE15 sono Svezia e Paesi Bassi ad avere il rapporto più favorevole, rispettivamente 1 ogni 23 e 1 ogni 48.
Le vendite di auto ibride sono quelle con la miglior performance (+59,4%), con una quota del 50,2% (era del 42,9% nel primo trimestre 2016) sul totale del mercato ad alimentazione alternativa, mentre il mercato delle auto a gas torna a crescere del 10,4%, dopo la contrazione del 20% che aveva subìto nel 2016. La quota di autovetture a gas cala tra le alternative e, se nel primo trimestre del 2016 rappresentava il 28,8% del mercato, nei primi tre mesi del 2017 si ferma al 23,3%.
Tra i Paesi europei, Norvegia, Italia e Svezia sono quelli che hanno il mercato ad alimentazione alternativa che pesa di più: in Norvegia circa la metà di tutte le nuove auto vendute nel primo trimestre del 2017 ha alimentazione alternativa (era il 40% del mercato per l’intero 2016), in Italia il 10,7% del mercato (era il 10,2% nell’anno 2016), subito seguita dalla Svezia, con una quota di alternative sul totale del mercato pari al 10,6%.

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