Secondo gli ultimi dati del Ministero dei Trasporti, complessivamente, le vendite di auto ad alimentazione alternativa calano del 3,3% rispetto ad aprile 2016 e pesano per il 10,2% del mercato totale, mentre, nel cumulato gennaio – aprile, l’aumento è del 12,3% e la quota del 10,6%.
Nello specifico, le immatricolazioni delle auto a benzina calano ad aprile del 16%, con il 31,6% del mercato, mentre, nel primo quadrimestre, c’è un aumento del 4,5%; le auto diesel, invece, registrano un incremento del 2,4% e una quota del 58,2% nel mese, e un aumento dei volumi del 9,3% nel cumulato.
Il mercato delle auto ibride continua a crescere a ritmo sostenuto, registrando un aumento mensile del 54,3% e del 55,2% nei primi quattro mesi. Anche le auto a GPL continuano a crescere, +2,5% nel mese e +23,1% nel cumulato. Quelle a metano, invece, proseguono il trend negativo, perdendo il 55,2% del mercato ad aprile e il 40,1% nei primi quattro mesi.
Il commento di ANFIA, l’associazione nazionale industria automobilistica: “ANFIA sostiene da tempo la necessità di rinnovo del parco cominciando dai veicoli più vecchi, inquinanti e meno sicuri (Euro 0,1,2) e aumentando la quota di veicoli Euro 6 e di veicoli ad alimentazione alternativa, applicando il principio di neutralità tecnologica rispetto a tutti i combustibili. In questa direzione si è mosso il Governo, approvando il decreto di recepimento della direttiva, cosiddetta DAFI, per il potenziamento della rete distributiva di tutti i carburanti alternativi. ANFia considera un atout fondamentale, per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni, le competenze consolidate nei sistemi di alimentazione a metano, biometano, GNL, GPL e nei sistemi di propulsione dell’industria italiana, leader a livello mondiale.
E’ utile dunque valorizzare tutte le alimentazioni alternative iniziando da quelle a più basso esborso economico e le iniziative di mobilità sostenibile (best practice), tenendo sempre conto che qualsiasi azione deve basarsi sulla valutazione dei costi-benefici e dei «tempi» utili al ciclo di vita dei prodotti.”