Consumi alimentari, le fake news a tavola

Dall’ananas dimagrante allo zucchero di canna che non fa ingrassare, dalla favola che le banane sono le più ricche di potassio al kamut spacciato per un varietà di cereali antica con proprietà esclusive ma anche che mangiare carne o latte fa sempre male o che chi è intollerante al lattosio non deve mangiare formaggi, sono alcune delle bufale alimentari virali in rete.

E’ quanto emerge dalla top ten delle fake news a tavola presentata in occasione della campagna #stopfakeatavola promossa dalla Coldiretti e dall’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare nell’ambito del corso di formazione, organizzato in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura. “Ad essere colpiti nei siti web e sui social sono praticamente tutti i prodotti che finiscono nel carrello, con accuse a sproposito o al contrario con l’attribuzione di proprietà salutistiche e nutrizionali non verificate” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “è falso tra l’altro dire che tutti i prodotti alimentari realizzati nell’Unione Europea rispettano le stesse regole o che i prodotti venduti dal contadino sono meno controllati”. Una bufala molto comune – sottolinea la Coldiretti – riguarda le presunte proprietà brucia grassi dell’ananas dovuta alla bromelina (contenuta però nel gambo dell’ananas, che nessuno mangia, che comunque favorirebbe la digestione delle proteine e non la neutralizzazione delle calorie e dei grassi) e di alcune ricerche poi smentite. La vulgata tra gli internauti vuole che il latte sia dannoso perché è un alimento destinato all’accrescimento di cui solo l’uomo, tra gli animali, si ciba per tutta la vita. In realtà il latte di mucca, capra o pecora rientra da migliaia di anni nella dieta umana, al punto che il genoma si è modificato per consentire anche in età adulta la produzione dell’enzima deputato a scindere il lattosio, lo zucchero del latte. Il filone di pensiero che ritiene opportuno bandire i latticini dall’alimentazione poggia sul China Study, un’indagine epidemiologica svolta a partire dal 1983 in Cina, i cui risultati sono stati ritenuti inattendibili dalla comunità scientifica e dall’’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro. Le banane – continua la Coldiretti – a differenza di quanto sostenuto sono solo al nono posto tra i prodotti ortofrutticoli ricchi di potassio che al vertice della graduatoria vede gli spinaci crudi, seguiti dalla rucola e dai cavolini crudi ma anche dai kiwi che hanno la leadership tra la frutta fresca. Sono in molti a credere sul web che lo zucchero di canna sia più salutare di quello bianco e contenga meno calorie, tanto da essere più indicato per chi è a dieta mentre in realtà lo zucchero di canna ha le stesse caratteristiche nutrizionali e caloriche di quello bianco raffinato. Inoltra a differenza di quanto si scrive in modo quasi virale non esiste nessuno studio che provi che mangiare carne anche a piccole quantità sia dannoso per la salute. Al contrario, i vantaggi di una dieta completa che la includa sono scientificamente indiscussi. Se ne può fare a meno solo integrando la sua mancanza con altri prodotti animali, come uova in primis, latte e derivati, e in alcuni casi assumendo integratori di vitamine e minerali. Il Kamut – precisa la Coldiretti – spesso esaltato come antica varietà di cereali con proprietà esclusive non è altro in realtà che un marchio commerciale privato, registrato negli USA, con cui viene venduto il grano della varietà Khorasan (Triticum turgidum spp. turanicum) coltivato negli USA e Canada. La varietà Khorasan è coltivata anche in Italia ed ha caratteristiche particolari che possono essere ritrovate anche nel farro o nella varietà di grano duro italiane come Senatore Cappelli. I grassi sono nutrienti indispensabili per il nostro corpo ed eliminarli dalla dieta come spesso suggerito può mettere a rischio la salute anche se è importante non abusarne (possono rappresentare il 25-30% delle calorie giornaliere) e selezionare quelli più buoni e di qualità, come l’olio extravergine d’oliva. A differenza di quanto spesso si dice non tutti i prodotti alimentari realizzati nell’Unione europea hanno le stesse caratteristiche poiché in Italia ci sono le regole produttive più rigorose nelle caratteristiche dei prodotti alimentari, dal divieto di produrre pasta con grano tenero a quello di utilizzare la polvere di latte nei formaggi fino al divieto di aggiungere zucchero nel vino che non valgono in altri Paesi dell’Unione europea ma è anche falso che – conclude la Coldiretti – i prodotti venduti dal contadino sono meno controllati poichè tutti gli alimenti in vendita in Italia devono rispettare gli stessi standard sanitari e devono sottoporsi agli stessi controlli, anzi i produttori agricoli aderenti alla rete di Campagna Amica si sottopongono a ulteriori tre livelli di controllo verificati da un ente terzo.

LA TOP TEN DELLE FAKE NEWS A TAVOLA
1) IL LATTE FA MALE
La vulgata tra gli internauti vuole che il latte sia dannoso perché è un alimento destinato all’accrescimento di cui solo l’uomo, tra gli animali, si ciba per tutta la vita. In realtà il latte di mucca, capra o pecora rientra da migliaia di anni nella dieta umana, al punto che il genoma si è modificato per consentire anche in età adulta la produzione dell’enzima deputato a scindere il lattosio, lo zucchero del latte. Il filone di pensiero che ritiene opportuno bandire i latticini dall’alimentazione poggia sul China Study, un’indagine epidemiologica svolta a partire dal 1983 in Cina, i cui risultati sono stati ritenuti inattendibili dalla comunità scientifica e dall’’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro.
2) L’ANANAS BRUCIA I GRASSI
Una bufala molto comune secondo la Coldiretti riguarda le presunte proprietà brucia grassi dell’ananas. Un effetto dovuto alla bromelina (contenuta però nel gambo dell’ananas, che nessuno mangia, che comunque favorirebbe la digestione delle proteine e non la neutralizzazione delle calorie e dei grassi) e di alcune ricerche di tanti anni fa (che, nei ratti, avevano evidenziato una leggera azione ipolimezzante di un estratto alcolico dell’ananas) poi smentite dai successivi sviluppi della ricerca scientifica
3) IL KAMUT E UN VARIETA’ ANTICA DI CEREALI CON PROPRIETA’ ESCLUSIVE
Il “grano dei faraoni”, il Kamut, non è altro che un marchio commerciale privato, registrato negli USA, con cui viene venduto il grano della varietà Khorasan (Triticum turgidum spp. turanicum). La varietà Khorasan – precisa la Coldietti – è coltivata anche in Italia e ha caratteristiche particolari che possono essere ritrovate anche nel farro o nella varietà di grano duro italiane come Senatore Cappelli, ma il marchio Kamut è registrato negli USA e viene rilasciato solo per il prodotto coltivato negli USA e Canada.
4) MANGIARE CARNE FA SEMPRE MALE E SE NE PUÒ FARE A MENO
Non esiste nessuno studio che provi che mangiare carne anche a piccole quantità sia dannoso per la salute, secondo la Coldiretti. Al contrario, i vantaggi di una dieta completa che la includa sono scientificamente indiscussi. Se ne può fare a meno solo integrando la sua mancanza con altri prodotti animali, come uova in primis, latte e derivati, e in alcuni casi assumendo integratori di vitamine e minerali. La carne è come una barretta energetica ricca di nutrienti ad alto assorbimento, che fornisce nell’immediato tanti elementi necessari alla crescita, allo sviluppo, al mantenimento, alla difesa e alla riparazione del nostro corpo, che nessun altro alimento da solo è in grado di dare.
5) LE BANANE SONO LE PIU’ RICCHE DI POTASSIO
Le banane non sono sul podio dei prodotti ortofrutticoli freschi più ricchi in potassio e sono anche “appesantite” da un contenuto calorico più elevato rispetto ai prodotti ortofrutticoli nazionali che lo precedono, sulla base delle Tabelle di composizione degli alimenti del Crea-Nutrizione. Al vertice della graduatoria dei prodotti ortofrutticoli freschi ci sono gli spinaci crudi, seguiti dalla rucola e dai cavolini crudi. Le banane, considerate la fonte di potassio per eccellenza, nel confronto con i prodotti ortofrutticoli freschi nazionali, non si piazzano che al nono posto, rimanendo giù dal podio. E tra la frutta fresca – secondo la Coldiretti – spicca la leadership del kiwi.
6) GRASSI VANNO COMPLETAMENTE ELIMINATI DALLA DIETA
I grassi sono nutrienti indispensabili per il nostro corpo ed eliminarli dalla dieta può mettere a rischio la salute. L’importante – afferma la Coldiretti – è non abusarne (possono rappresentare il 25-30% delle calorie giornaliere) e selezionare quelli più buoni e di qualità, come l’olio extravergine d’oliva.
7) CHI È INTOLLERANTE AL LATTOSIO NON DEVE MANGIARE FORMAGGI
La stagionatura prolungata di molti formaggi porta ad una scomparsa del lattosio, o ad un radicale calo. Inoltre, anche gli intolleranti al lattosio in base ai dati di Efsa, sono generalmente in grado di tollerare senza problemi e disagi dosi fino a circa 125 ml di latte al giorno.
8) LO ZUCCHERO DI CANNA NON FA INGRASSARE
Sono in molti a credere che lo zucchero di canna sia più salutare di quello bianco e contenga meno calorie, tanto da essere più indicato per chi è a dieta. In realtà – secondo la Coldiretti – lo zucchero di canna ha le stesse caratteristiche nutrizionali e caloriche di quello bianco raffinato.
9) TUTTI I PRODOTTI ALIMENTARI REALIZZATI NELL’UNIONE EUROPEA RISPETTANO LE STESSE REGOLE
In Italia ci sono le regole produttive più rigorose nelle caratteristiche dei prodotti alimentari, dal divieto di produrre pasta con grano tenero a quello di utilizzare la polvere di latte nei formaggi fino al divieto di aggiungere zucchero nel vino che – precisa la Coldiretti – non valgono in altri Paesi dell’Unione Europea.
10) I PRODOTTI VENDUTI DAL CONTADINO SONO MENO CONTROLLATI
Tutti i prodotti alimentari in vendita in Italia devono rispettare gli stessi standard sanitari e devono sottoporsi agli stessi controlli. Anzi i produttori agricoli aderenti alla rete di Campagna Amica si sottopongono a tre ulteriori livelli di controllo verificati da un Ente terzo. Inoltre l’acquisto diretto dal produttore garantisce maggiore freschezza e l’origine del prodotto del 100% in Italia dove opera il sistema di controlli più capillare.

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