Acquacoltura sostenibile, algocoltura e vertical farming: questi gli argomenti della due giorni di conference ed expo in programma per i prossimi 26 e 27 gennaio presso Pordenone Fiere.
Tre i settori protagonisti, collegati tra di loro, su cui si concentra. Partiamo con l’acquacoltura: è stata definita la partnership con API – Associazione Piscicoltori Italiani – che sta contribuendo a sviluppare l’evento sia sul fronte agenda che sul fronte delle iniziative collaterali.
“L’API – dichiara Pier Antonio Salvador, presidente dell’Associazione – dal 1964 a fianco degli acquacoltori italiani, plaude all’iniziativa di Pordenone Fiere, che rilancia in Italia una manifestazione dedicata al nostro settore, in un momento in cui l’importanza strategica dell’acquacoltura, sia economica che sociale, viene riconosciuta dalle più importanti istituzioni a livello globale. Siamo felici di appoggiare il lancio e lo sviluppo di AquaFarm, con l’auspicio che diventi un punto di riferimento del settore e momento d’incontro tra operatori, industria, ricerca, distribuzione, istituzioni, consumatori, insomma tutti i soggetti che vivono di acquacoltura e che l’acquacoltura può far vivere meglio”.
Sul fronte alghe, AquaFarm ha guadagnato la collaborazione scientifica del prof. Mario Tredici dell’Università degli Studi di Firenze e vice presidente dell’European Algae Biomass Association che, nelle sessioni dedicate all’algocoltura, tratterà anche di alcuni progetti all’avanguardia a
livello europeo. Le sessioni parleranno di food, estetica, delle nuove frontiere dell’utilizzo di alghe nel campo dell’energia e del trattamento dei rifiuti. Particolare attenzione sarà riservata all’integrazione tra coltivazione delle alghe e acquacoltura sostenibile.
Infine, sono state definite le sessioni dedicate al vertical farming. Il tema, in assoluto più nuovo della manifestazione, è di grande attualità per l’interesse che suscita in vista del recupero e riutilizzo del patrimonio edilizio pubblico e privato in cerca di destinazione.