“Oggi abbiamo avviato la ratifica dell’accordo di Parigi sul clima ma in Italia, diversamente da altri Paesi Ue, non abbiamo ancora un piano d’azione, con le relative risorse economiche necessarie, per uscire dall’emergenza climatica e avviare subito una transizione energetica e nel settore dell’agricoltura, tra i principali comparti coinvolti nelle emissioni di gas serra, soprattutto a causa degli allevamenti intensivi che sono la prima causa di produzione di metano, ma che potrebbe contribuire al loro assorbimento, se convertita in sostenibile”.
Così i deputati del M5S commentano il voto favorevole alla ratifica dell’Accordo di Parigi sul Clima. “Con questo accordo di Parigi l’aumento della temperatura globale sarà comunque tra i 2,7 e i 3,7 gradi entro fine secolo, a fronte dell’obiettivo di tenerla sotto i due gradi o meglio, come vorrebbero gli scienziati del clima, entro 1,5. Con questa roadmap politica non ci salviamo – dichiara il deputato 5stelle Mirko Busto durante la dichiarazione di voto in Aula – La ratifica dell’Accordo di Parigi sul Clima, più volte annunciata, arriva dopo oltre un anno dalla firma. Un ritardo ingiustificato, data l’urgenza e la complessità degli interventi da mettere in campo per avviare subito la transizione verso un’economia sostenibile. Ad oggi il Governo continua a tenere il piede in due scarpe, da un lato dicendo sì ad accordi internazionali come questo e dall’altro finanziando le fonti fossili e facendo accordi sottobanco con i petrolieri, come abbiamo visto con la vicenda dell’ex ministro Guidi in Basilicata. In vista del prossimo summit globale che si terrà a Marrakesh, in Marocco, dal 7 al 18 novembre, e dove il Movimento 5stelle sarà presente con i propri portavoce nazionali per seguire e monitorare i negoziati, ricordiamo al Governo, a tutte le forze politiche e ai cittadini che non abbiamo più tempo e che bisogna agire subito a tutti i livelli”.