Entra nel vivo l’accordo sottoscritto nel 2014 da Regione, Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti) e Legacoop Emilia-Romagna per promuovere iniziative di contrasto alla produzione dei rifiuti.
A Rimini, nell’ambito della rassegna Ecomondo, è stato presentato il logo “Carrello verde”, un sistema di qualificazione ambientale dei punti vendita aderenti, ai quali vengono riconosciuti l’impegno e la performance ambientale raggiunta.
Il rilascio del logo da parte della Regione – messo a punto da un apposto gruppo di lavoro che ha coinvolto le singole cooperative presenti sul territorio – prevede la verifica di una serie di requisiti che non si limitano al tema dei rifiuti, ma comprendono anche altri aspetti di sostenibilità ambientale, come ad esempio i consumi di energia.
L’accordo sulla qualificazione ambientale dei punti vendita rientra nel percorso avviato dalla Regione Emilia-Romagna, che ha portato a inizio ottobre all’approvazione della legge sull’economia circolare. Gli obiettivi della nuova normativa saranno fatti propri dal Piano regionale di gestione dei rifiuti, che a breve verrà presentato in Assemblea legislativa.
Questi i firmatari dell’accordo: Vito Belladonna (direttore di Atersir), Giovanni Monti (presidente di Legacoop Emilia-Romagna), Adriano Turrini (presidente di Coop Adriatica), Mirco Dondi (vicepresidente di Coop Estense), Paolo Cattabiani (presidente di Coop Nordest), Andrea Mascherini (presidente di Coop Reno).
Accordo quadro – Il 17 giugno del 2014 era stato sottoscritto il primo accordo quadro in materia di rifiuti tra Regione Emilia-Romagna, Atersir e Legacoop Emilia-Romagna. Una intesa che trovava riscontro e fondamento negli obiettivi del Piano Regionale dei rifiuti e nelle relative iniziative che si potevano promuovere in tema di prevenzione e recupero dei rifiuti.
Legacoop Emilia-Romagna ha raccolto l’invito della Regione di portare a valore e implementare i tanti interventi che le cooperative avevano sviluppato in campo ambientale favorendo ulteriori azioni e progetti che potessero incrementare la qualità della raccolta differenziata, la cultura del recupero e la prevenzione nella produzione di rifiuti.
Accordi tematici – L’accordo generale impegnava alla definizione di ulteriori accordi tematici quali la qualificazione dei punti vendita e il riutilizzo delle eccedenze ambientali per fini caritatevoli. In linea con questi obiettivi sono stati attivati gruppi di lavoro tematici partecipati dalle cooperative interessate del settore della grande distribuzione. Dopo un percorso della durata di quasi un anno, si è arrivati alla definizione dell’accordo sui requisiti ambientali e del relativo disciplinare. Nella sostanza, vengono definiti una serie di requisiti obbligatori (contenitori per vendita alla spina, etc) più una serie di requisiti facoltativi.
A ogni requisito corrisponde un punteggio – La somma dei requisiti consentirà di stabilire a quale livello di efficienza ambientale si posizioni il punto vendita. Per identificare e rendere visibile la qualifica, al punto vendita verrà assegnato un logo che si differenzierà in serie oro, argento e bronzo. Per il primo anno, si considererà solo la soglia minima di accesso e non verrà distinta nessuna categoria.
L’accordo parte con le imprese aderenti a Legacoop; altre Organizzazioni, con i relativi punti vendita, potranno partecipare ultimata la sperimentazione attraverso specifica richiesta da rivolgersi alla regione.
Scontistica e impegni da rispettare – I requisiti dei punti vendita saranno verificati a campione; inoltre, i responsabili dei punti vendita debbono trasmettere alla Regione, sulla base di quanto previsto nel disciplinare, informazioni che consentano di quantificare in termini forfettari il contributo che le stesse attività commerciali possono fornire in termini di minore produzione di rifiuti, attività necessaria anche per stabilire eventuali scontistiche in tariffa. In una legge regionale sui rifiuti approvata recentemente, la Regione Emilia-Romagna ha infatti inserito un importante passaggio che consente, ai soli firmatari di accordi con la Regione, di accedere a eventuali sconti in tariffa per attività di prevenzione sulla base di indirizzi stabiliti da Atersir.
Il prossimo impegno –
Entro breve, per arrivare alla sottoscrizione entro fine anno, si attiverà un ulteriore gruppo sul riutilizzo delle eccedenze alimentari.