Geotermia

Centrale geotermica di Larderello
Centrale geotermica di Larderello

L’energia geotermica utilizza il calore interno della Terra, generato in parte durante la formazione del pianeta e in parte dal decadimento degli isotopi radioattivi presenti nel mantello.
Una centrale geotermica è composta da un’area dove è stata rilevata la presenza di fluidi caldi, con profondità variabile da 60 a 3000 metri dal quale il vapore presente ad alte temperature (150-250°) viene estratto mediante trivellazioni e poi convogliato nei vaporodotti, tubazioni in acciaio al carbonio coibentati, che portano il vapore alla centrale.
L’energia posseduta dal vapore, fatto espandere in una turbina accoppiata ad un generatore, viene prima trasformata in energia meccanica e poi in energia elettrica.

Il vapore esausto è convogliato nel condensatore, dove è convertito in acqua ad elevata temperatura, che passa nella torre di raffreddamento, dove viene raffreddata e iniettata nel sottosuolo.
È di fondamentale importanza garantire la rinnovabilità del sistema geotermico, sostituendo il fluido sottratto dall’utilizzazione, sia per prevenire eventuali dissesti idrogeologici che per non impoverire i giacimenti geotermici. Questa operazione può avvenire naturalmente attraverso la pioggia, mentre in altri casi è necessario ricaricare artificialmente mediante pozzi di reiniezione.
La trasformazione dell’energia geotermica in elettricità si può ottenere con tecnologie diverse a seconda della temperatura e della pressione del sistema idrotermale disponibile:
• a vapore secco o a vapore dominante
• ad acqua calda
• ad acqua con temperatura moderata
L’energia geotermica si propaga per conduzione nelle rocce compatte e per convezione in quelle permeabili e fratturate, affluendo in superficie con un gradiente di temperatura medio di circa +3 °C ogni 100 metri. Può essere considerata quindi un fonte di energia pulita e inesauribile nel tempo (rinnovabile).
Attualmente nel mondo sono installati circa10.000 MW geotermici, che si prevede raddoppieranno entro il 2016.
L’Italia, con circa 700 MW, è uno dei maggiori produttori al mondo e di gran lunga il principale europeo. La generazione geotermoelettrica nazionale è tutta concentrata in Toscana, che per questo motivo è oggi la Regione italiana con il più elevato ricorso a fonti rinnovabili. La geotermia copre, infatti, circa un quarto dei consumi energetici della Regione e soddisfa la domanda elettrica di circa 2 milioni di famiglie.
Tratto dal sito Enel 

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