Circa 20 milioni di euro dall’Italia per il supporto ai paesi in via di sviluppo, con priorità per quelli maggiormente vulnerabili ed esposti ai rischi dei cambiamenti climatici. Il ministero dell’Ambiente ha concluso nel corso della Cop21 di Parigi accordi bilaterali con Egitto, Panama, Ghana, Botswana, Maldive, Comore, Papua Nuova Guinea e con gli stati insulari dell’area caraibica.
“La stessa esistenza di interi territori, specie di quelli insulari – afferma il ministro Galletti – e’ messa a rischio dal surriscaldamento globale: per questo l’Italia spinge fin dall’inizio gli Stati del mondo all’impegno, che è prima di tutto etico, di indicare nell’accordo di Parigi il riferimento all’obiettivo del contenimento della febbre del Pianeta entro gli 1,5 gradi, l’unico in grado di salvare le isole più esposte al pericolo e di creare le condizioni per la crescita sostenibile dei Paesi in via di sviluppo”.
I progetti finanziati sosterranno sistemi per la valutazione del rischio: tra questi, la raccolta dei dati sull’innalzamento del livello del mare e la misurazione dell’impatto del cambiamento climatico su settori nevralgici quali l’agricoltura, il turismo e la salute umana. Saranno anche promosse misure volte a favorire, tra l’altro, l’utilizzo di energia pulita e efficiente, le tecnologie a basse emissioni, il trattamento e la desalinizzazione delle acque, l’elaborazione di politiche regionali per la gestione delle zone costiere, lo sviluppo di campagne di educazione e sensibilizzazione pubblica in materia di mitigazione e adattamento.
Per l’attuazione di questi programmi e progetti, gli accordi prevedono la partecipazione del settore pubblico, privato e del non profit e sottolineano, in particolare, la necessità di coinvolgere università, enti di ricerca e organizzazioni non governative.
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