Per l’applicazione delle deroghe al divieto di caccia, la legge nazionale prevede l’emanazione di alcune linee guida proposte dai ministeri di Ambiente ed Agricoltura che le Regioni devono seguire.
Queste linee guida, afferma il Movimento 5 Stelle in una nota, non sono mai state emanate e l’applicazione dell’articolo 9 della direttiva 147/2009 – in particolare della lettera a) del primo paragrafo che regolamenta la possibilità di derogare al divieto di caccia nell’interesse della salute e della sicurezza pubblica, nell’interesse della sicurezza aerea, per prevenire gravi danni alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca e alle acque, per la protezione della flora e della fauna – da parte delle Regioni avviene senza un’omogeneità di indirizzo.
“Forse è anche per questo che il nostro Paese si trova spesso in contenzioso con l’Unione Europea proprio per l’applicazione, scorretta, della cosiddetta “caccia in deroga? – si chiedono i deputati della Commissione Agricoltura del Movimento 5 Stelle – Molto probabile. E per questo ci chiediamo quali siano le ragioni per cui i Ministri di Ambiente ed Agricoltura non abbaino ancora emanato tali linee guida e se non ritengano urgente farlo, specie dopo i numerosi episodi di attività venatoria “abusiva” a cui assistiamo ogni giorno, che compromettono il benessere e la tutela delle specie animali”.