La Marina Militare si è interrogata sul suo ruolo per l’impiego del GNL (Gas Naturale Liquefatto) nella propulsione navale nel corso di una giornata di lavoro svoltasi presso il circolo sottufficiali della Marina Militare di Roma, in preparazione della seconda conferenza nazionale Italia – Mediterraneo (aprile 2014).
La Marina Militare insieme al W.E.C. Italia (World Energy Council), si legge in una nota, ha lanciato il progetto “Marina verde”, che farà da cornice all’iniziativa della Forza Armata in un settore, quello energetico, strategico e vitale per l’economia del comparto marittimo.
“Sono convinto che la Marina Militare debba essere d’esempio e guida per la salvaguardia dell’ambiente marino – ha dichiarato nel suo discorso di benvenuto il Capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio Giuseppe De Giorgi – contribuendo con le sue navi nel futuro della ‘green Navy’. Le navi avranno una propulsione ad impatto zero grazie al trattamento dei gas di scarico e all’utilizzo di gas liquefatto”.
La Marina Militare nel corso della conferenza ha illustrato i progressi ottenuti nell’impiego dei combustibili alternativi a quelli di derivazione petrolifera e l’ambizioso obiettivo di ridurre entro il 2020 fino al 40% delle emissioni di CO2. Questo traguardo sarà perseguito sia attraverso la progressiva sostituzione del combustibile convenzionale con GNL e biocombustibili a basso impatto ambientale che tramite la progettazione eco-efficiente delle nuove navi e gli interventi di miglioramento di quelle in servizio.
Particolare attenzione è stata rivolta alla propulsione dei sommergibili classe Todaro. I primi sommergibili al mondo con un impianto di propulsione basato sulle Fuel Cell ad impatto ambientale nullo quando naviga in immersione.
Apprezzamento per il lavoro svolto è arrivato dal ministro della Difesa Mario Mauro, in una lettera letta durante lo workshop.