Il Disegno di Legge di Stabilità 2014 approvato ieri in Senato contiene importanti novità per il trasporto pubblico locale (TPL). Con l’intento di favorire il rinnovo del parco mezzi, l’articolo 4 del provvedimento dispone che la dotazione del Fondo istituito dall’articolo 1, comma 1031, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sia incrementata di 100 milioni di Euro all’anno per il triennio 2014 –2016, da destinare all’acquisto di materiale rotabile su gomma. Al relativo riparto delle risorse si provvederà con le procedure previste dalla citata legge n. 296 del 2006 e con criteri di premialità per le Regioni che abbiamo raggiunto, nel triennio in questione, livelli di efficientamento e razionalizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale superiori ai livelli minimi previsti dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 148 del 26 giugno 2013.
“Il rifinanziamento del trasporto pubblico locale rappresenta un primo passo verso la definizione di un piano pluriennale di finanziamento pubblico, nel quadro di una più ampia politica dei trasporti, che la filiera dei produttori di autobus e le aziende di trasporto pubblico chiedono da tempo – ha dichiarato Giovanni Pontecorvo, Presidente del Gruppo Autobus ANFIA – Grazie all’azione di sensibilizzazione svolta da ANFIA e dalle altre associazioni del comparto, le istituzioni hanno evidentemente preso coscienza della drammatica situazione di stallo che sta portando l’industria al collasso. Il progressivo azzeramento degli investimenti statali nel TPL ha avuto un riflesso pesantissimo sulla produzione nazionale di autobus, con una media annuale passata dalle circa 5.400 unità prodotte del periodo 1991-2000 alle 1.900 del periodo 2001-2012. La produzione 2012, raffrontata a quella del 2009, ha subito una contrazione superiore al 50%, con un mercato italiano in ribasso del 30% circa, a fronte di un -17% per il mercato europeo occidentale (EU15+EFTA). Quanto previsto dal Disegno di Legge di Stabilità rappresenta il positivo inizio di un percorso ancora molto lungo verso la risoluzione dei problemi del settore, che consenta di riallineare l’età media del parco autobus italiano (11,5 anni) alla media europea (7 anni), ritornando, così, a livelli adeguati di qualità del servizio, sicurezza dei passeggeri e impatto ambientale dei mezzi”.