Viene riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente un incentivo alla produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili (eolici, idroelettrici, solare termodinamico, da maree e moto ondoso, geotermici, biomassa, biogas e bioliquidi) per una durata di 20 anni, sia per gli impianti nuovi, sia per potenziamenti e rifacimenti.
L’incentivo è differenziato sulla base della tipologia di impianto e della potenza installata. E’ prevista un’ampia gamma di premi per le diverse tipologie di fonti: in particolare, sono riconosciuti premi per la riduzione delle emissioni in atmosfera da impianti a biomasse, per la cogenerazione e per le biomasse da filiera. Inoltre, una tariffa specifica per gli impianti che utilizzano tecnologie avanzate (geotermiche in particolare).
Soggetti e settori interessati: tutte le imprese, le persone fisiche e i soggetti pubblici che istallano impianti. La misura crea importanti sinergie con il settore agricolo (produzione biomasse).
Condizioni di accesso: per ciascun semestre di attività del meccanismo incentivante è fissato un contingente di spesa massimo raggiungibile. Per regolare l’accesso dei nuovi impianti agli incentivi sono istituiti dei registri: l’obbligo di iscrizione al registro scatta al di sopra di soglie di potenza differenziate per tipologie di fonte rinnovabile.Per l’accesso all’incentivo dei grandi impianti è anche prevista una procedura di asta al ribasso.
Il meccanismo di incentivazione è attivo: cessa automaticamente al raggiungimento di una spesa annua cumulata per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico di 5,8 miliardi di euro. Le richieste di accesso agli incentivi sono formulate al Gestore dei servizi energetici (GSE). Info su norme di riferimento, documenti utili e manuale dettagliato sono disponibili e scaricabili all’indirizzo www.gse.it