6 maggio 2015, Milano, Recuperiamo terreno

6 maggio 2015, Milano, Recuperiamo terreno
6 maggio 2015, Milano, Recuperiamo terreno

Dalle 9 alle 18.30, presso Frigoriferi Milanesi, Via G.B. Piranesi 10 a Milano, Convegno scientifico nazionale “Recuperiamo terreno Politiche, azioni e misure per un uso sostenibile del suolo”.
L’incontro è organizzato da ISPRA e Forum Salviamo il Paesaggio, con il supporto di Slow Food Italia, nell’ambito delle iniziative legate all’Anno internazionale dei suoli, con lo scopo di riunire le varie comunità (scientifiche, istituzionali, professionali e sociali) che a vario titolo si occupano dell’uso e del consumo di suolo, e per avviare un percorso che consenta di affrontare la materia con approccio multidisciplinare.
Il convegno intende affrontare i seguenti aspetti: il monitoraggio dello stato del consumo di suolo;

le conseguenze delle diverse forme di consumo di suolo sulle componenti ambientali, incluse le funzioni ecologiche che esse svolgono e considerando le implicazioni economiche di questi impatti, come la perdita di capitale naturale e di servizi ecosistemici; le pressioni delle diverse forme di consumo di suolo sulle varie componenti (agricoltura, foreste e ambienti naturali, paesaggio, acque sotterranee, acque superficiali, atmosfera, biocenosi, etc.);le cause determinanti del consumo di suolo; la valutazione delle risposte in termini di strategie e strumenti di intervento possibili, nonché della sostenibilità di uno stop al consumo di suolo netto, previsto dall’Unione Europea entro il 2050.
L’elemento innovativo del convegno è la partecipazione congiunta di comunità diverse, fondata sull’idea che per affrontare in modo efficace il problema dell’eccessivo consumo di suolo sia necessario fornire una informazione completa e dettagliata a tutti gli attori coinvolti.
Le motivazioni di Salviamo il Paesaggio: “Benché non tutti ne siano consapevoli, la maggior parte di noi si batte per mantenere integre e vitali quelle che i ricercatori chiamano le funzioni dei suoli, o meglio i loro servizi ecosistemici .
Quando difendiamo un paesaggio storico, un’area forestale, un terreno agricolo, ci battiamo contro opere che aumentano il rischio idrogeologico, chiediamo di fermare lo scarico illegale di rifiuti, di non scavare gallerie che prosciughino le falde acquifere, stiamo in realtà dicendo che non vogliamo rinunciare ai servizi che i suoli ci forniscono.
Negli ultimi anni si è compreso quanto questi servizi siano importanti e a volte fondamentali per la vita sulla Terra, ma si è anche denunciata la totale esclusione del valore di questi servizi dalle analisi di costi/benefici che dovrebbero accompagnare ogni intervento di trasformazione del territorio.
Evitare di contabilizzare il valore del Capitale Naturale che i suoli e i loro servizi ecosistemici rappresentano, consente di consumare, degradare e distruggere risorse spesso non rinnovabili senza nessuna attenzione alle conseguenze di queste azioni a medio e lungo termine.
Anche la valutazione del Capitale Culturale dei suoli e degli elementi del paesaggio che essi sostengono, benché a volte rappresenti un patrimonio di valore inestimabile per i suoi significati storico, archeologico, identitario, religioso, spesso viene totalmente sottovalutato. Questo nonostante sia possibile anche dare a queste funzioni dei suoli un valore economico.
Oggi però, grazie soprattutto all’allarme internazionale nato dai rischi di perdita delle funzioni dei suoli più importanti, quelle di supporto alla vita (alimentazione, materie prime, ecc.) la consapevolezza della necessità di valutare il valore dei suoli e dei loro servizi è in forte crescita, anche in Italia.”

Info: http://www.isprambiente.gov.it/it/events/recuperiamo-terreno

 

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