Anche il biogas è menzionato nel “Manifesto della green economy per l’agroalimentare in occasione di Expo 2015”, documento redatto dal Consiglio nazionale della Green Economy.
«Si tratta di un importante riconoscimento – commenta Piero Gattoni, presidente del CIB – per il modello italiano di produzione del biogas, che abbiamo ribattezzato “Biogasdoneright”, Biogas Fatto Bene, divenuto ormai un caso di studio internazionale. Sono molti gli esperti e gli studiosi internazionali che vengono a vedere come molti agricoltori italiani siano riusciti ad affiancare alle produzioni agricole di eccellenza una delle piattaforme tecnologiche più promettenti nel panorama delle rinnovabili, capace di produrre energia, biocarburanti, bio fertilizzanti, materie prime per le bioplastiche e di rendere l’agricoltura più sostenibile e moderna».
“Il biogas – si legge in particolare nel manifesto – può contribuire, quando non sottrae suoli e produzioni destinate all’alimentazione, a migliorare il presidio e la cura del territorio, il recupero di aree degradate e marginali, a fornire possibilità aggiuntive di reddito per il mondo agricolo, contribuendo a contrastare l’abbandono delle campagne”.
Un altro passaggio significativo è quello che sottolinea il ruolo della ‘digestione anaerobica’ per la riduzione delle emissioni di gas serra attraverso il recupero del biogas derivante dalle deiezioni animali degli allevamenti o il reintegro della sostanza organica nel suolo, che può avvenire con l’uso del bio fertilizzante ottenuto dal biogas.
Il biogas, infine, è l’anello in grado di chiudere “un sistema di economia circolare per le filiere agroalimentari”. “Occorre, in particolare, diffondere le buone pratiche e le migliori tecniche disponibili per utilizzare, in modo corretto e sostenibile, tutti i sottoprodotti derivati dalle produzioni agroalimentari”.