Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha firmato due decreti ministeriali che ridisegnano le regole di assegnazione della capacità di stoccaggio di gas naturale. Il primo dei due decreti firmati oggi, in attuazione di norme inserite nei decreti legge Liberalizzazione e Crescita, prevede l’assegnazione di oltre 4,2 miliardi di metri cubi di capacità di stoccaggio attraverso aste competitive e aperte a tutti gli operatori (2,5 miliardi per modulazione stagionale e 1,7 miliardi con utilizzo costante della capacità erogativa).
La restante capacità di stoccaggio di modulazione (anch’essa pari a circa 4,2 miliardi di metri cubi) continuerà ad essere assegnata attraverso le attuali regole di allocazione pro-quota agli operatori di vendita ai consumatori. Il secondo decreto è finalizzato principalmente a facilitare l’approvvigionamento di gas naturale liquefatto (GNL), sempre più importante per la sicurezza e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e per la competitività del mercato. Si prevede che i 500 milioni di metri cubi di capacità, derivanti dalla recente revisione dei volumi destinati allo stoccaggio strategico, siano assegnati alle imprese industriali per l’approvvigionamento di GNL e alle imprese di rigassificazione per garantire la regolarità del servizio.
Questi provvedimenti – si legge nel comunicato del Mise – si inseriscono in un più ampio programma di liberalizzazione del mercato e di rafforzamento delle infrastrutture gas – la principale fonte di energia per il nostro Paese – e in prospettiva un ruolo maggiore dell’Italia come Hub sud-europeo. In tale ambito, nell’ultimo anno e mezzo sono state prese numerose misure importanti: dallo scorporo di Snam da Eni all’avvio del mercato del bilanciamento e, a breve, del mercato a termine, dalla maggiore flessibilità nell’uso della capacità di importazione dall’Austria e dalla Svizzera (quest’ultima attraverso un recente accordo interministeriale) all’autorizzazione di 3 nuovi rigassificatori e di circa 2,5 miliardi di metri cubi di nuovi stoccaggi, dal recente accordo intergovernativo sul gasdotto TAP (che è previsto che connetta l’Italia ai giacimenti della regione del Caspio) all’avvio delle gare per l’assegnazione delle concessioni di distribuzione.
Secondo il ministero tali misure stanno producendo risultati importanti per il Paese: negli ultimi mesi il prezzo all’ingrosso del gas si è sostanzialmente allineato a quello degli altri paesi europei, partendo da un differenziale di oltre 20% (vd grafico).