Consorzio Ecogas: “Smog, arrivano le limitazioni al traffico, ma non per GPL e metano”

Consorzio Ecogas: “Smog, arrivano le limitazioni al traffico, ma non per GPL e metano”
Consorzio Ecogas: “Smog, arrivano le limitazioni al traffico, ma non per GPL e metano”

Con l’autunno arrivano anche i provvedimenti di limitazione al traffico posti in essere dalle amministrazioni locali, resi necessari per il miglioramento della qualità dell’aria, in particolare nelle aree urbane e per rientrare nei limiti imposti a livello comunitario.
Le prime a partite sono state Emilia Romagna e Lombardia, tra le aree maggiormente afflitte da queste problematiche, anche a causa della particolare conformazione del territorio, dove domina la Pianura Padana. Le deroghe ai divieti riguardano carburanti e propulsioni a basso impatto ambientale: GPL, metano, ibridi ed elettrici. Tra le Amministrazioni che hanno già disposto limitazioni, anche i Comuni di Napoli, Padova, Pesaro, Treviso, Verona e Vicenza, che confermano il via libera per i gas per autotrazione, esenti da stop anche all’interno dell’anello ferroviario di Roma, a prescindere dalla categoria Euro di appartenenza.

“GPL e metano risultano i migliori per emissioni sul ciclo di vita – dichiara Alessandro Tramontano, presidente del Consorzio Ecogas – il diesel è a quota 87,4 (gCO2eq/MJ, Grammi di CO2 equivalenti per Megajoule), seguito dalla benzina a 85,8. Metano e GPL si fermano rispettivamente a 76,7 e 73,6. Sono i risultati di uno studio realizzato dall’autorevole Consorzio europeo di ricerca JEC (Joint Research Center – Eucar – Concawe), che ha calcolato i valori medi delle emissioni di CO2eq per unità di energia, relative a tutto il ciclo di vita dei differenti carburanti.”

“Le limitazioni al traffico diventano progressivamente più restrittive nei confronti dei mezzi diesel – prosegue Tramontano – in Emilia Romagna il fermo arriva per le autovetture fino agli Euro 3, divieto che verrà esteso ai veicoli commerciali leggeri dall’ottobre 2016. Rientrare nei parametri per i diesel è infatti storicamente più difficile, come anche le recenti cronache hanno dimostrato: la riduzione degli NOX è sempre stato un problema per i costruttori, tanto che c’è chi ha utilizzato metodi poco ortodossi, ma non lo è per GPL e metano, il cui contributo per il contenimento delle emissioni di NOX e PM10 è sensibile.”
I NUMERI – Secondo la ricerca Green economy e veicoli stradali: una via italiana realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, “le auto a gas offrono performance ambientali migliori delle auto tradizionali con standard avanzati: dal 10 al 20% in meno di CO2 rispetto a un’auto a benzina, quasi l’80% in meno di NOX e il 40% di PM10 rispetto a un’auto diesel Euro 6.”
La stessa ricerca prende in esame anche uno scenario di elevata penetrazione delle auto a gas in Italia da oggi al 2030, con la progressiva sostituzione di circa un terzo delle auto a combustibili liquidi del parco circolante, dovuta sia ad acquisto di nuove auto sia ad interventi di retrofit. La riduzione delle emissioni sarebbe significativa: al 2030 – 3,5 milioni di t CO2, – 67 tonnellate di particolato e – 21 mila tonnellate di ossidi di azoto all’anno rispetto ad uno scenario di non intervento. La riduzione di particolato prevista al 2030 equivale alle emissioni che sarebbero generate mediamente in un anno da 4 milioni di automobili diesel. La ricerca fa poi notare che per migliorare le prestazioni ambientali delle auto a gas ci sono promettenti sviluppi nel campo delle alimentazioni ibride sia GPL-elettrico che metano-elettrico oltre a sistemi dual fuel metano-gasolio o GPL–gasolio. Ma una delle prospettive più interessanti per le auto a gas è senza dubbio quella del biometano, che può essere efficientemente prodotto da diverse fonti, tanto da rifiuti come da coltivazioni dedicate. La sua composizione è la stessa del gas proveniente dall’estrazione di gas naturale consentendo dunque miscele a qualsiasi percentuale senza problemi per i motori dei veicoli.
TRASFORMAZIONE A GAS – Il Consorzio Ecogas ricorda agli automobilisti che la soluzione più conveniente per inquinare meno e circolare anche in caso di limitazioni al traffico, soprattutto se si è in possesso di un’auto datata, è la trasformazione a GPL e metano, che può essere effettuata presso oltre 6.000 officine specializzate in tutta Italia.
“L’investimento affrontato per la trasformazione – sottolinea Tramontano – potrà essere recuperato in tempi brevi: il risparmio sul pieno è molto elevato e può arrivare anche fino al 60%. Abbiamo calcolato che un’auto che percorre 20.000 km all’anno con un consumo di 10 km/litro, ammortizza la maggior spesa in meno di 12 mesi.”
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