Si dicono sorprese le due associazioni per la decisione del governo di escludere dal Decreto Legge che prolunga il regime delle detrazioni fiscali per gli interventi di efficienza energetica le pompe di calore elettriche, “con la giustificazione che già esiste un meccanismo di sostegno per tali applicazioni corrispondente al cosiddetto Conto Energia Termico.”
Purtroppo – fanno notare le associazioni – quest’ultimo regime sta scontando notevoli ritardi applicativi. Viceversa, le detrazioni fiscali vanno nella direzione da tutti auspicata di una maggiore semplificazione burocratica e funzionano.
Al fine di non bloccare lo sviluppo di tale innovativo segmento – continuano in una nota alla stampa – sarebbe più corretto mantenere, com’è stato finora, la non cumulabilità dei due regimi e lasciare la scelta al mercato, in funzione delle diverse e possibili configurazioni tecniche.”
Assoelettrica e APER auspicano un ripensamento in sede di approvazione parlamentare poiché ritengono che ogni meccanismo che favorisce un utilizzo intelligente dell’energia sia da incoraggiare: la diffusione delle pompe di calore, delle auto elettriche, delle piastre a induzione rappresenta un’opportunità anche per sostenere la ricerca, la produzione industriale e l’occupazione nel nostro Paese, oltre a contribuire, attraverso un minor inquinamento, al miglioramento della qualità dell’aria e dell’ambiente nei centri urbani. Non a caso – chiudono le associazioni – la stessa Commissione Europea prevede, nell’Energy Roadmap al 2050, che l’elettricità diventi la forma di energia maggiormente diffusa.