“Acquisti pubblici verdi”, la guida dell’associazione GPP Salento

GPP Salento
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L’Associazione GPP Salento di Collepasso (LE), con il Patrocinio della Provincia di Lecce e dell’Assessore alla qualità dell’ambiente della Regione Puglia, annuncia la disponibilità della Guida gratuita per le autorità pubbliche “Interazioni tra Green Public Procurement e Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile nel Patto dei Sindaci”. La Guida, scaricabile dal sito dell’Associazione (www.gppsalento.tk), previa registrazione gratuita, è indirizzata sia agli Enti che ancora non conoscono questi strumenti di sostenibilità ambientale sia alle Amministrazioni che operano coi Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) previsti dell’iniziativa europea “Patto dei sindaci” e a quelle che già attuano nella pratica quotidiana il Green Public Procurement (GPP o acquisti pubblici verdi).

L’obiettivo e quello di far scoprire le opportunità in termini di risparmio energetico, prevenzione dell’inquinamento e sviluppo economico e sociale offerte dagli acquisti verdi, i quali, nonostante siano ormai obbligatori per legge in alcuni settori “energivori”, raccomandati dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Ambiente (Piano d’Azione Nazionale per il GPP) e contemplati dalla Legge Regione Puglia n. 23/2006 (che prevede l’obbligo di redazione di un piano triennale di acquisti verdi per i comuni superiori a 5.000 abitanti), rimangono in gran parte sconosciuti alle nostre Amministrazioni locali.
La Commissione Europea – spiega GPP – attraverso il “Patto dei Sindaci” mira a promuovere l’efficienza energetica e la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. Sotto tale profilo l’Italia si pone al secondo posto in Europa con oltre 2.200 amministrazioni firmatarie. Tra questi sono sempre più numerose quelle che introducono all’interno dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile strategie di “Acquisti Pubblici Verdi” (GPP): si tratta infatti di un’opportunità da non sottovalutare, se si considera che il GPP comporta benefici diretti in termini di riduzione della spesa pubblica, oltre ad incentivare la diffusione di un mercato verde, a promuovere lo sviluppo tecnologico e a ridurre l’emissione di sostanze inquinanti e pericolose per la salute.

 

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