Gli amministratori delegati di 10 società, tra le maggiori al mondo del settore Oil & Gas – che insieme forniscono quasi un quinto della produzione complessiva di petrolio e gas e forniscono quasi il 10% dell’energia mondiale – hanno dichiarato il loro sostegno comune per il raggiungimento, il mese prossimo, di un accordo efficace sul clima durante la 21° sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP21).
Nella loro dichiarazione gli AD delle 10 società che attualmente fanno parte dell’OGCI (Oil and Gas Climate Initiative) – BG Group, BP, Eni, Pemex, Reliance Industries, Repsol, Saudi Aramco, Shell, Statoil e Total – hanno confermato l’impegno comune per limitare l’aumento medio della temperatura globale a 2 gradi, evidenziando che il trend attuale delle emissioni nette globali di gas serra (GHG) non è in linea con questo obiettivo.
Le società che fanno parte dell’OGCI hanno adottato misure significative per ridurre il loro impatto in termini di GHG, attraverso la riduzione di emissioni di GHG provenienti dalle loro operazioni, di circa 20% negli ultimi 10 anni.
Nella loro dichiarazione i 10 AD hanno affermato:
“La nostra ambizione condivisa è per un futuro in linea con i 2°C. Si tratta di una sfida per l’intera società e noi ci impegniamo a fare la nostra parte: nel corso dei prossimi anni tutti insieme rafforzeremo misure e investimenti per contribuire a ridurre l’intensità di gas ad effettoserra del mix energetico globale.
La nostre compagnie collaboreranno in diverse aree con l’obiettivo di andare oltre gli sforzi individuali”.
L’OGCI ha anche lanciato il suo primo report – “Più energia, meno emissioni” – sottolineando le misure pratiche che sono state prese dai suoi membri per migliorare la gestione delle emissioni di GHG e per contenere gli impatti sui cambiamenti climatici nel lungo periodo. Questi provvedimenti comprendono investimenti importanti nel gas naturale, nella cattura dell’anidride carbonica e il suo stoccaggio, nelle energie rinnovabili, così come nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie a basse emissioni di GHG.
La dichiarazione e il report insieme definiscono i settori chiave nei quali le società che fanno parte dell’OGCI potranno concentrare la loro cooperazione, tra cui:
efficienza: ottimizzare l’efficienza delle loro operazioni; migliorare l’efficienza dell’utilizzo finale dei carburanti e degli altri prodotti e lavorare con produttori e consumatori per migliorare l’efficienza dei veicoli stradali.
gas naturale: contribuire ad aumentare la quota di gas nel mix energetico globale, assicurando emissioni significativamente più basse nel ciclo di vita rispetto ad altri combustibili fossili per le produzione di energia elettrica; eliminare la pratica del flaring di routine (gas bruciato in torcia) e ridurre le emissioni di metano nelle loro operazioni.
soluzioni a lungo termine: investire in ricerca e sviluppo e innovazione per ridurre le emissioni GHG; partecipare a partnership per migliorare la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica, contribuire ad aumentare la quota di rinnovabili nel mix energetico globale.
accesso all’energia: sviluppare progetti per migliorare l’accesso all’energia in partnership con le autorità locali e nazionali ed altri stakeholder.
partnership e iniziative multi-stakeholder: cogliere le opportunità per accelerare le soluzioni per contrastare i cambiamenti climatici lavorando collettivamente o attraverso iniziative promosse dall’industria o da altri soggetti.
La OGCI è un’iniziativa volontaria guidata da AD del settore oil&gas che mira a catalizzare azioni e soluzioni pratiche sul tema dei cambiamenti climatici attraverso la collaborazione e la condivisione delle best practice. E’ nata a seguito dei dibattiti del gennaio 2014 durante il World Economic Forum Annual Meeting ed è stata lanciata ufficialmente nel settembre 2014 al summit delle Nazioni Unite sul clima.