Destinazione Italia, vanno avanti alcune disposizioni in tema di energia e bonifiche

Destinazione Italia, vanno avanti alcune disposizioni green
Destinazione Italia, vanno avanti alcune disposizioni green

Il Consiglio dei Ministri del 13 dicembre ha approvato un decreto legge contenente interventi urgenti di avvio del Piano “Destinazione Italia”. Tra questi, disposizioni per la riduzione di costi gravanti sulle tariffe elettriche con l’introduzione di un sistema incentivante opzionale offerto ai produttori di energia elettrica rinnovabile, per gli indirizzi strategici dell’energia geotermica ed in materia di certificazione energetica degli edifici e di condomini. Il risparmio è quantificato in circa 850 milioni di euro.
Sono poi stati varati alcuni interventi finalizzati a ridurre in modo strutturale il costo della bolletta elettrica.

Il risparmio per le imprese ed i consumatori è stimato in circa 450 milioni di euro, che potrà essere conseguito grazie all’introduzione di un sistema incentivante alternativo offerto ai produttori di energia elettrica rinnovabile, sia eolica che fotovoltaica, in grado di diluire nel tempo gli oneri sulla componente A3.
La norma contiene anche disposizioni volte ad accrescere le conoscenze del sottosuolo nazionale, favorendo l’acquisizione dei dati relativi ai rilievi geologici, geofisici e alle perforazioni, e a razionalizzare la rete di distribuzione dei carburanti, rafforzando la sicurezza degli impianti, nonché la rete per lo stoccaggio del gas naturale, semplificando il funzionamento del mercato del gas. Si punta poi alla riduzione del prezzo dei carburanti mediante la riduzione della quota minima di miscelazione dei biocarburanti nella benzina e nel gasolio.
Per promuovere il riutilizzo produttivo dei siti inquinati di interesse nazionale da bonificare, individuati dal Ministero dell’ambiente, suscitando investimenti superiori a 1,3 miliardi di euro, si introducono facilitazioni procedurali e benefici fiscali per i soggetti che partecipano al relativo accordo di programma, che sono tenuti indenni dalle responsabilità per l’inquinamento fermo restando il rispetto del principio “chi inquina paga”, mantenendo quindi tutte le responsabilità di chi ha inquinato in relazione agli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ristoro dei danni.

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