Ambiente e 5 Stelle, il programma del movimento per le politiche

Elezioni politiche 2018. Tra le principali forse in campo quella del Movimento 5 Stelle. “In Italia – recita il sito del movimento – sta nascendo il primo e unico programma politico, basato sulla partecipazione e sulla democrazia diretta online grazie al Sistema Operativo Rousseau. Insieme, stiamo studiando, condividendo e discutendo tutti i temi che riguardano noi e il nostro futuro, dalla giustizia alle tasse, dalla sicurezza al lavoro. ” Abbiamo analizzato alcuni punti, quelli relativi a energia, agricoltura, mobilità e ambiente.



Partiamo dall’energia. Lo slogan: l’Italia sarà 100% rinnovabile. Addio alle fossili entro il 2050. Obiettivo possibile. Ecco il riassunto: “In un Paese dove le politiche energetiche vengono decise dai grandi gruppi industriali e dove si continua a puntare sui gasdotti in un contesto di calo dei consumi invece che investire su rinnovabili, efficienza e tecnologie per la riduzione dei consumi, il MoVimento 5 Stelle propone la rivoluzione necessaria: trasformare l’Italia in un Paese che utilizzi energia rinnovabile al 100%. Si parte dal risparmio e dall’efficienza energetica per arrivare a dare l’addio al carbone, petrolio e gas entro il 2050, coinvolgendo industria, agricoltura, trasporti e scelte individuali. Leggete e approfondite la rivoluzione energetica firmata MoVimento 5 Stelle.”
Per quanto riguarda i trasporti, ancora un richiamo alla sostenibilità, all’insegna di “meno auto private, più Trasporto Pubblico locale”
Per quanto riguarda la mobilità urbana, spiegano, “nella nostra visione la mobilità elettrica ha un ruolo di primo piano”.
Agricoltura: “I numeri dell’agricoltura dimostrano che, per produrre economia, non si può prescindere dal capitale umano. Ogni giorno milioni di persone ed imprese sono impegnate in Europa ad assicurare elevati standard di sicurezza alimentare, metodi di produzione sostenibili ed inclusivi. Una ricchezza, quella dell’agricoltura, che si basa, prima ancora che sul risultato, sulla valorizzazione della persona e delle sue personali capacità, da migliorare e sviluppare in contesti di solidarietà e condivisione sempre a contatto con la terra. Perché è la terra il fattore comune intorno al quale nascono progettualità, imprenditorialità ed esperienza ed è sempre la terra ad insegnare il senso ed il valore della coesione sociale. Per questo, un’agricoltura che intende proporsi come modello per uno sviluppo inclusivo e promotore dell’uguaglianza, deve necessariamente rispettare il lavoro di chi opera direttamente sul campo, di chi esercita attivamente il mestiere dell’agricoltore. Occorre, a tal fine, incentivare e sostenere anche i giovani nel percorso di valorizzazione dell’agricoltura in un’ottica di ricambio generazionale propositivo e innovativo capace di generare talenti e attrarre risorse.
Ambiente in primo piano, all’insegna di tutela, valorizzazione, sostenibilità, economia circolare: “In questi anni abbiamo lavorato duro all’insegna dei principi del Movimento: i rifiuti che sono da considerare risorsa, progetti di legge per bonificare i territori, recuperare i materiali post consumo, ridurre gli imballaggi, un’economia del territorio che ne rispetti la specificità, una riorganizzazione delle agenzie di protezione ambientale. Abbiamo lottato a denti stretti per l’acqua pubblica e siamo riusciti a portare a casa la prima legge sugli ecoreati, che mette in pratica il principio di “chi inquina paga”. Siamo solo all’inizio della rivoluzione verde. “

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