Il settore del biogas agricolo italiano è il secondo mercato europeo e il terzo al mondo dopo Germania e Cina. L’entrata in vigore, nel dicembre scorso, del decreto interministeriale che autorizza l’uso del biometano ottenuto dal biogas nell’autotrazione e nella rete del gas, apre nuovi scenari di sviluppo sotto il profilo di una maggiore autosufficienza energetica e del sostegno all’economia agricola. Tutto questo in un contesto di sostenibilità, perché, come emerge dall’indagine Ecobiogas dell’Università di Milano sulla Lombardia, il biogas italiano utilizza soprattutto effluenti zootecnici (50%) e sottoprodotti (20%) con una riduzione crescente delle colture energetiche.
Aspetti che vengono trattati in occasione dell’assemblea annuale del Consorzio Italiano Biogas, in programma il 28 febbraio alla Fiera di Cremona. In programma due tavole rotonde. La prima su La digestione anaerobica nel panorama italiano, alla quale partecipano Francesco Ferrante, Kyoto Club; Vito Pignatelli, Presidente ITABIA, Italian Biomass Association; Andrea Poggio, Vicedirettore Legambiente; Mariarosa Baroni, Presidente NGV Italy; Angelo Baronchelli, Vice Presidente CIB, Consorzio Italiano Biogas; Giovanni Battista Zorzoli, Presidente Free coordinamento delle Rinnovabili; Carlo Fidanza, Parlamentare europeo. La seconda, dal titolo Le opportunità di sviluppo per il settore agricolo, vede la presenza di Ezio Veggia, Vice Presidente Confagricoltura; Fabio Perini, Presidente Fedagri Lombardia; Piero Gattoni, Presidente CIB, Consorzio Italiano Biogas; Fabrizio Santantonio, Consigliere Regione Lombardia; Gianni Fava, Assessore all’Agricoltura Regione Lombardia; Sofia Mannelli, Presidente Chimica Verde.