La Fiera di Verona ospita, dal 19 al 22 febbraio, la manifestazione fieristica biennale Progetto Fuoco, dedicata a impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione della legna.
Durante la manifestazione vengono presentati i dati del settore – in collaborazione con Aiel, Associazione italiana energie agroforestali – che vale 4 miliardi di euro e vive un periodo di forte dinamismo caratterizzato da una spiccata sensibilità ambientale.
14 mila imprese coinvolte nella filiera che va «dal bosco al camino», per un fatturato complessivo di oltre 4 miliardi di euro e una ricaduta occupazionale di 72 mila impiegati, di cui 43 mila diretti e 29 mila legati all’indotto.
Ma accanto a questo c’è un valore ambientale poco riconosciuto: nel solo 2018, con gli incentivi del Conto Termico, la sostituzione di 46 mila stufe obsolete (quasi il doppio dell’anno precedente quando erano state 24 mila) ha evitato l’immissione in atmosfera di circa 2.200 tonnellate annue di particolato (PM) e di circa 160 mila tonnellate annue di CO2 equivalente.
Meno inquinamento nell’aria delle nostre città, dunque, e con margini di miglioramento molto importanti: se si sostituissero tutti i vecchi impianti domestici a legna con moderne tecnologie, sostengono i promotori, si garantirebbe una riduzione delle emissioni di polveri sottili derivanti dalla combustione domestica di biomasse di almeno il 70%.
A Progetto Fuoco sono attesi 75mila visitatori da oltre 70 Paesi del mondo e 800 espositori (per il 40% esteri) tra cui i principali produttori mondiali di stufe, caminetti, cucine, caldaie a legno e pellet, in 130 mila metri quadri di superficie espositiva.
Sarannno 3500 i prodotti in esposizione e oltre 100 gli appuntamenti in programma tra conferenze, workshop, tavole rotonde e corsi di aggiornamento. Partner tecnico del salone è Aiel, che conta 500 soci tra produttori e distributori di legna da ardere, pellet e cippato, costruttori di tecnologia (sistemi di riscaldamento e cogenerazione) e progettisti, installatori e manutentori.
I sistemi di riscaldamento a biomasse installati sono in leggero calo, 9,1 milioni nel 2018 rispetto a 9,4 milioni nel 2014, un fatto legato alla dismissione degli apparecchi obsoleti. Una “rottamazione” che procede spedita: ormai gli apparecchi a pellet rappresentano il 75% del totale degli apparecchi venduti nel nostro Paese. Stabile anche il consumo di legna e pellet nel settore residenziale: nel 2018 oltre 12 milioni di tonnellate di legna da ardere, poco meno di 3,2 milioni di tonnellate di pellet e 1,4 di cippato. Il 91% dei combustibili legnosi è impiegato in impianti di riscaldamento residenziali.
«Veronafiere ha scelto di sviluppare un modello di business sempre più sostenibile in termini ambientali – commenta Maurizio Danese, presidente Verona Fiere Spa -. Progetto Fuoco può giocare un ruolo di primo piano in questa direzione, promuovendo l’innovazione e garantendo momenti di confronto e di aggiornamento per i protagonisti della filiera, così da perseguire gli obiettivi del nuovo Green Deal, per un’Europa a zero emissioni entro il 2050».