La Commissione europea ha approvato un investimento di oltre 150 milioni di euro a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per ripristinare e risanare l’ambiente fluviale nel bacino del fiume Sarno.
Il progetto punta a garantire la salute e la sicurezza a lungo termine delle 900 000 persone che abitano nella zona e sono state ripetutamente colpite da alluvioni negli ultimi 20 anni, con vittime e perdite economiche: l’ultima alluvione risale alla fine di gennaio. Nel letto del fiume e in quelli dei suoi maggiori affluenti, lungo le rive e nelle aree adiacenti verrà realizzato un sistema idraulico che ridurrà significativamente il rischio di inondazioni. Inoltre verranno attuate misure di tutela e di risanamento ambientale. È prevista la creazione di 240 posti di lavoro e l’opera verrà ultimata entro giugno 2015.
Johannes Hahn, Commissario per la Politica regionale e urbana, che ha firmato l’approvazione del progetto, ha dichiarato: “Questo progetto contribuirà a porre fine alle continue emergenze causate delle inondazioni del fiume Sarno, che negli ultimi venti anni hanno causato non solo gravi danni all’ambiente e a beni pubblici e privati, ma anche – cosa ben più grave – la perdita di vite umane. Questo progetto è un esempio concreto del modo in cui i fondi UE possono contribuire a migliorare le condizioni di vita dei cittadini e a risanare questa vasta zona della Regione Campania. Ciò è di vitale importanza per la sicurezza dei cittadini campani, oltre che per l’industria e l’economia”.
L’investimento avviene tramite il programma regionale per la Campania per il 2007-2013, cofinanziato dall’UE, e precisamente attraverso l’asse prioritario n° 1 “Protezione dell’ambiente”. L’Unione europea, tramite il Fondo europeo di sviluppo regionale, stanzierà 150,6 milioni di euro su un investimento totale di 217,5 milioni.
Il progetto prevede i seguenti interventi: riabilitazione delle sponde del fiume Sarno e della rete di canali e costruzione di un secondo sbocco; realizzazione di opere idrauliche; costruzione di serbatoi di accumulo e adeguamento di quelli esistenti; costruzione di aree per il controllo delle inondazioni;
interventi di monitoraggio e protezione civile.